mercoledì 30 dicembre 2009

Behind me Valle del Bove


Behind me Valle del Bove
Inserito originariamente da Franck Greco
It's from the Etna that I'm wishing you a happy new year 2010!
Dall'Etna ti auguro un anno 2010 fantastico!

Lately, I wrote only a few post because I haven't had much time to dedicate to my blog. Next year, I will surely please you more, you will be able to read here very interesting new posts, I promise! In order to get them for sure, I advise you to subscribe to this blog now.
Happy new year!

Ultimamente, ho avuto poco tempo da dedicare alla redazione di nuovi articoli. Il prossimo anno, prometto di impegnarmi di più per redigere nuovi interessanti post! Per non mancare di leggerli, iscriviti a questo blog!
Buon anno!

giovedì 3 dicembre 2009

Il rischio eruzione nei Campi Flegrei



Fonte: Le Scienze, dicembre 2009, n. 496

Secondo un recente modello che descrive il bradisismo nella zona di Pozzuoli, il pericolo di eruzioni vulcaniche nell'area fortemente antropizzata dei Campi Flegrei è il più basso da centinaia di anni. Di Benedetto De Vivo, Annamaria Lima, Robert J. Bodnar, Alfonsa Milia e Frank J. Spera.
Continua a leggere nella rivista Le Scienze 

giovedì 19 novembre 2009

I tesori del Parco Vesuvio



di Valerio Ascione (http://www.napoli.com/)
"Una montagna rivestita di terra fertile e alla quale sembra che abbiano tagliato orizzontalmente la cima", così Strabone, che per primo ne intuì la natura vulcanica, descriveva il Vesuvio nel 10 d.C., 69 anni più tardi, con la famosa eruzione narrataci da Plinio il Giovane, il vulcano diede fondatezza alle intuizioni del geografo dell’antica Grecia.
Con il passare dei secoli il Vulcano caratterizzò le vicende storiche di Napoli e del suo golfo, grazie al suo fascino e (...)
continua a leggere l'articolo

venerdì 13 novembre 2009

Yellowstone in eruzione al cinema da oggi nel film 2012!



E stata ricreata un'eruzione del supervulcano Yellowstone nel film 2012 in uscità oggi al cinema.
Le teaser trailer del film 2012 in italiano diceva:
"Come potrebbero tutti i governi del pianeta preparare 6 miliardi di persone alla fine del mondo? Non potrebbero. La verità scoprila da solo, cerca online: 2012!"
Ma, diciamo la verità, qual'è la probabilità di una catastrofica eruzione dello Yellowstone?
Gli scienziati non sono convinti, vista la debole probabilità che succeda! La possibilità è stata colcolata sulla base dello studio di quello che sarebbero state le precedenti eruzioni. Il risultato è paragonabile all'arrivo di un asteroide sul pianeta di un diametro di 1 km. Insomma, pochi giorni fa, il 6 novembre scorso, un asteroide di un diametro di 7 km è passata non lontana da noi, a soli 14 000 km, una distanza 30 volte più piccola della distanza che ci separa dalla luna!
Che succederebbe se si dovesse svegliare il supervulcano?
Avrebbe delle ripercussioni al livello regionale (Stati del Montana, Idaho e Wyoming) e degli effetti cambianti sul clima globale a breve termine (da anni a decenni)
Tali eruzioni producono una caldera, depressione a larga scala che risulta dallo sprofondamento dovuto allo svuotamento magmatico all'interno dell'edificio. Secondo gli esperti, non è pensabile prima di diversi migliai di anni.

giovedì 12 novembre 2009

Il vulcano Mayon sta per scoppiare!

Il Vulcano è uno dei vulcani più attivo nel pianeta, è situato sull'isola Luzón nelle Filippine.
Tra le eruzioni più destruttive, quelle avvenute nel 1814, 1897, 1928 e 1947.
L'ultima eruzione nel 2006 ha causato delle ingenti destruzioni e fatto 1000 vittime.
Il filmato che vedrete qui sotto non è in lingua italiana ma ha il merito di mostrarci delle immagini recenti dell'attività in corso...

Bertolaso lascia la Protezione Civile


sabato 7 novembre 2009

L'Etna s'è svegliato ieri sera!


Dopo diversi mesi di tranquillità, il vulcano attivo più alto d'Europa, ha ripreso a regalarci spettacoli pirotecnici con un'attività di tipo stromboliano!
Aggiornamento sull’attività dell’Etna
7 novembre 2009 ore 9:20 locali Sonia Calvari
Nella serata del 6 novembre, a partire dalle 20:24 GMT (21:24 locali) la rete di telecamere di monitoraggio dell’INGV – sezione di Catania ha iniziato a registrare sulla sommità dell’Etna bagliori sempre più marcati ed intensi che provenivano dal basso fianco orientale del Cratere di SE, riconducibili ad attività esplosiva di tipo stromboliano. L’attività esplosiva è proseguita con intensità variabile fino alla mattina del 7 novembre, ed è tuttora in atto. Le prime immagini della mattina hanno mostrato che l’attività esplosiva proveniva da una
bocca posta all’interno della depressione che incide il fianco orientale del Cratere di SE. E’ stata anche osservata una debole emissione di cenere che accompagnava l’attività esplosiva. Si trattava di cenere molto diluita, che si espandeva poche decine di metri sopra la bocca e veniva rapidamente dispersa dal vento.
Al momento è in atto un sopralluogo diretto in area sommitale con l’ausilio di telecamere termiche.
Eventuali variazioni dell’attività eruttiva verranno prontamente comunicate.
Sezione di Catania dell'INGV - fonte ufficiale

mercoledì 4 novembre 2009

Terremoto di Messina 1908

Una città è composta di uomini: il terremoto miete 86.000 vittime. Il loro respiro cessa alle cinque e venti del 28 dicembre 1908: l’alba più buia per chi rimane ancora in vita.
Ma c’è un mondo che scopre questa tragedia e non tarda a tendere la mano. Sono numerosissime, infatti, le lettere di solidarietà esposte, alcune addirittura provenienti da Richmond Stati Uniti, attraverso le quali si elargivano somme di denaro per fronteggiare l’emergenza, così come diverse sono le foto che ritraggono il re Vittorio Emanuele III o la regina Elena presenti sui luoghi del disastro per portare conforto ai superstiti.
E sono quest’ultimi e le loro miserie confusi nelle macerie della città, a raccontare il dramma di quei primissimi momenti destinati poi a diventare il DNA di Messina. Sono le mani che scavano nella terra, i volti fieri dei soldati giunti per il soccorso, lo sguardo assente di chi ha perso tanto, tutto, a comporre quel puzzle di tessere più o meno sbiadite che fanno ancora oggi da icona all’ immagine di Messina. Come le cartoline dell’epoca che raccontano il terremoto. La televisione non esisteva ed i giornali allora erano corredati da poche fotografie, così il modo più semplice ed efficace per divulgare l’immagine dei danni provocati dal terremoto era la stampa di cartoline. Non solo esse si rivelavano un utile strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche l’unico mezzo per dare notizie di sé attraverso poche righe scritte sul dorso di questo antico mezzo di comunicazione dei sentimenti. A tale proposito appare significativa una foto che ritrae un ufficio postale improvvisato, sorto proprio per soddisfare questa esigenza.
Nasce quindi lo spirito di sopravvivenza, l’unico modo per vincere il dolore: chi rimane vivo non si scompone, non denuncia la propria tragedia, la seppellisce dentro di sè insieme al simulacro della città. E così i superstiti diventano profughi, emigrando verso le città siciliane più vicine, o si ritrovano costretti a vivere nelle baracche. Due scelte che da allora, non sono così cambiate: se vero è che chi abbandona la nostra città si trasferisce ormai fuori dalla Sicilia e dall’Italia, le baraccopoli a Messina hanno continuato a proliferare anche quando non c'era più un terremoto a giustificarle.

giovedì 29 ottobre 2009

Recent Kilauea Status Reports

HAWAIIAN VOLCANO OBSERVATORY DAILY UPDATE
October 29, 2009 8:18 AM HST
October 29, 2009 18:18 UTC
This report on the status of Kilauea volcanic activity was prepared by the USGS Hawaiian Volcano Observatory (HVO).
KILAUEA VOLCANO
19°25'16" N 155°17'13" W, Summit Elevation 4091 ft (1247 m)
Current Aviation Color Code: ORANGE
Current Volcano Alert Level: WATCH

Activity Summary for past 24 hours:
Enlarged glowing and spattering holes continued to be active deep within the Halema`uma`u vent cavity. Sulfur dioxide emission rates from the Halema`uma`u and east rift zone vents remain elevated. Lava flows in the kipuka west of the Public Viewing Area have reactivated and surface flows are active farther west on the coastal plain. Lave is flowing through tubes to the coast and entering the ocean west of Kalapana.
























Past 24 hours at Kilauea summit:
The Overlook vent webcam images again showed fluctuating glow and spattering from two holes deep within the Halema`uma`u vent cavity. Glow from the vent was visible from Jaggar Museum. This morning, a white plume is rising more than 600 m (2,000 ft)and moving southward over the Ka`u Desert. The most recent sulfur dioxide emission rate measurement was 1,400 tonnes/day on October 26, which is elevated above the 2003-2007 average of 140 tonnes/day. Minute amounts of ash-sized tephra continued to be dropped from the plume near the vent.
The summit tiltmeter network recorded slow inflation. The GPS network, which is less sensitive than the tiltmeter network, has recorded little net deformation since mid-August.
Seismic tremor levels remain at low values. The number of RB2S2BL earthquakes remained below background levels. Two small earthquakes were strong enough to be located - one beneath the summit caldera and one on south flank faults.


Past 24 hours at the middle east rift zone vents and flow field:
Magma continues to degas through Pu`u `O`o crater before erupting from the TEB vent, located 2 km to the east. The most recent sulfur dioxide emission rate measurement was 1,440 tonnes/day on October 16, which is close to the 2003-2007 average of 1,700 tonnes/day. Bright glow was again recorded from within the crater last night.
The tiltmeter on the north flank of Pu`u `O`o recorded slow inflation. The GPS network, which is less sensitive than the tiltmeter network, has recorded continued slow contraction of the cone, amounting to almost 3 cm of contraction over the past 3 months. Seismic tremor levels at Pu`u `O`o and the TEB vent were at low values.
Lava flows from the TEB vent through tubes to the coast, across State- and privately-owned land, and is entering the ocean at Waikupanaha, west of Kalapana. Yesterday, UHH geologists reported that surface flow activity near the Public Viewing Area reactivated over a small area last night but did not threaten the Public Viewing Area Trail head. GOES-WEST thermal anomalies disappeared just before midnight either because of increasing cloud cover or decreasing surface flow activity. HVO geologists will investigate either by air or ground this morning.



HAZARD ALERT:
The lava delta and adjacent areas both inland and out to sea are some of the most hazardous areas on the flow field. Frequent delta/bench collapses give little warning, can produce hot rock falls inland and in the adjacent ocean, and can produce large local waves. The steam plume produced by lava entering the ocean contains fine lava fragments and an assortment of acid droplets that can be harmful to your health. The rapidly changing conditions near the ocean entry have been responsible for many injuries and a few deaths.
Maps, photos, webcam views, and other information about Kilauea Volcano are available at http://volcanoes.usgs.gov/hvo/activity/kilaueastatus.php.
A daily update summary is available by phone at (808) 967-8862.
A map with details of earthquakes located within the past two weeks can be found at http://tux.wr.usgs.gov/
A definition of alert levels can be found at http:
http://volcanoes.usgs.gov/activity/alertsystem/index.php
The Hawaiian Volcano Observatory is one of five volcano observatories within the U.S. Geological Survey and is responsible for monitoring volcanoes and earthquakes in Hawai`i.

Photos credit USGS

Il Kilauea è un vulcano attivo dell'isola Hawaii di cui si danno le ultime notizie.
Deve la sua nascità al fenomeno della deriva della zolla pacifica che permette la risalita del magma corrispondente al punto caldo (Hot Spot), uno dei più importanti del pianeta.
La sua attività è caratterizzata dall'intensa emissione di diossido di zolfo che lascia transparire delle notevoli bagliori corrispondendo ai materiali incandescenti propulsi dalle bocche principali.
Una colata di lava di grande entità cola lungo il versante verso l'oceano formando un delta, attraverso un sistema di tubi lavici. La lava giunge in acqua provocando delle esplosioni e delle le colonne di vapore d'acqua.
Gli ultimi eventi sismici registrati sono su dei valori bassi anche se 2 scosse molto forti si sono verificatesotto della caldera della sommità e sul versante sud dell'edificio.
Dal cratere Pu' u' O' o il magma continua a degasare prima delle esplosioni.

martedì 27 ottobre 2009

1a Conferenza mondiale "Vulcani, Paesaggi e Culture" dal 11 al 14 novembre 2009 a Catania, Sicilia

Il Consiglio Scientifico Internazionale per lo Sviluppo delle Isole - INSULA - in collaborazione con il Centro Unesco di Catania "Maria Elisa Brischetto" e con OTIE, organizza la“Prima Conferenza Mondiale su Vulcani, paesaggi e culture
La Conferenza avrà luogo presso le Ciminiere Centro Culturale, sul lungomare di Catania, ai piedi dell’Etna, dall’11 al 14 novembre del 2009.
La manifestazione si svolgerà con la collaborazione dell’Unesco, del Consiglio d’Europa, con la supervisione scientifica delle Università siciliane, con il contributo tecnico dell’Associazione Europea di Vulcanologia e dell’Ente Parco dell’Etna, in partenariato con il Governo Italiano ed il Governo Regionale siciliano e con il supporto di altre prestigiose Organizzazioni.

www.etnacatania2009.com

Stromboli Attività e Monitoraggio

L'isola e il vulcano
La vetta più alta di Stromboli (isola) raggiunge l'altezza di 926 m s.l.m. (crateri Vancori), si vede però delledificio solo la "parte emersa dell'iceberg" se si considera che sotto il livello del mare rimane gran parte del vulcano che nasce ad una profondità media di 2000 m sui fondali del Mar Tirreno meridionale. Un immenso vulcano di cui le dimensioni sono paragonabili a quelle dell'Etna.
Avvicinando l'isola da sud, dal mare sembra perfettamente conico, come se la sua base fosse circolare anche se in effetti è trapezoidale. Per tanto, i greci l'hanno battezzato la "rotonda", in greco antico "strongyle" per dare l'attuale nome di Stromboli.

La sua nascità e la sua attività
Nell'antichità era chiamato "faro del Mediterraneo" per l'attività esplosiva perenne e ripetitiva che lo caratterizza.
La sua attività emblematica è detta “attività stromboliana” con una continua emissione di gas e esplosioni frequenti (frequenza media: 2 a 7/ora), col lancio di bombe laviche e di blocchi provenienti dalle pareti del condotto, ad un'altezza che può raggiungere diversi centinai di metri.
E uno dei tipo di attività più unici al mondo assieme all'attività di tipo vulcaniano del cratere della Fossa che rimane sull'isola di Vulcano. L'Unesco ha di recente (nel 2000) riconosciuto all'arcipelago delle Eolie il titolo di patrimonio dell'umanità. Per saperne di più, Unesco.
Il complesso Stromboli nasce in realtà con Strombolicchio 233000 anni fa (dati INGV), oggi neck vulcanico appartenente ad un vecchio edificio ormai spronfondato in mare, di cui la grandezza secondo alcuni sarebbe stata di circa la metà dell'attuale isola di Stromboli.
Vediamo quindi un isolotto che consiste in magma consolidato all'interno del camino vulcanico del vecchio centro eruttivo dello "Stromboli Complex" che resiste ancora agli agenti atmosferici, prima che si spostasse verso SW a formare l'attuale edificio di Stromboli meno di 100000 anni fa. Nei primi 900' (1907-1909) venne costruito un faro sullo scoglio che tutt'ora possiamo ammirare.
Lo "Stromboli recente" invece come viene chiamato il versante interessato dall'attività della "Sciara del Fuoco" è una rientranza della costa NW dell'isola dove è avvenuta circa 5000 anni fa il colasso di un fianco dell’edificio vulcanico. La parola "sciara" viene dall'arabo per significare "strada o cammino" che costituisce la via privileggiata della discesa in mare dei prodotti del vulcano attivo.
Un'attività persistente e spettacolare fa dello Stromboli un'attrazione turistica di primo ordine.

L'isola abitata ai piedi del vulcano
Fino all'eruzione del 1930, dopo la quale la popolazione si ridusse a poche centinaia di persone, l'isola era popolata da più di 4000 persone (che dagli inizi del 700' erano stati invitati dal vescovo di Lipari, che ne decise il ripopolamento per fare fronte ad un problema di famine e carestia sull'isola maggiore)
Nel 1949, il film "Stromboli terra di Dio" di Roberto Rossellini con Ingrid Bergman, che ebbe un grande successo soprattutto all'estero, segnò l'inizio di una nuova era per l'isola abitata; si tornò ad abitarci e un numero cospicuo di visitatori comincò ad affluire per visitare questa realtà singolare.
Con la nascita del turismo di massa, gli antichi terrazzamenti realizzati per consentire le pratiche agricole, diminuirono per lasciare spazio alla costruzione di fabbricati legati allo sfruttamento turistico.
Se si vuole oggi vedere le parti più significative del centro abitato tipicamente eoliano, bisogna camminare oltre alla chiesa di San Vincenzo in direzione NW-N per immergersi in un primo borgo di mare chiamato Ficogrande seguito lungo la costa da Piscità. I forti contrasti tra il bianco delle case e il nero della roccia vulcanica sono aumentati dalla presenza di piante verdi nei giardini delle ville e sulle pendici della montagna.

Monitoraggio e gestione crisi
La collaborazione tra le varie istituzioni contribuisce a fare dello Stromboli un dei vulcani del mondo a rischio meno elavato.
L'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e l'Università di Firenze comunicano al CFCRV (Centro Funzionale Centrale-Rischio Vulcanico) le variazioni significative rilevate dagli strumenti di monitoraggio dello stato di attività del vulcano. Il COA (Centro Operativo Avanzato) prende le eventuali misure di messa in sicurezza della popolazione locale con l'ausilio del DPC (Dipartimento di Protezione Civile)









Ruolo del COA:
- sorveglianza diretta
- raccolta delle informazioni dai Monitor
- evaluazione e sintesi degli eventi
- attività di management delle operazioni in caso di emergenza
- supporto alla popolazione dell'isola
- controllo della comunicazione radio
- supporto logistico e mass-media
Monitorraggio continuo svolto dalle Istituzioni
Sismico
Geochimico
Stazione video
Per arrivare a Stromboli, conviene volare per l'aeroporto di Catania e poi proseguire fino a Milazzo, porto dal quale si può imbarcare per le Isole Eolie. Esistono altre soluzioni, per saperne di più...

domenica 25 ottobre 2009

Terremoto in Indonesia 24.10.09 alle 23.40 ora locale di magnitudo 7 Richter

Secondo l'USGS, un terremoto di magnitudo 7 è stato registrato ieri alle 23.40 ora locale.
Location 6.161°S, 130.346°E
230 km NNW da Saumlaki, Tanimbar Islands, Indonesia
365 km SE da Ambon, Moluccas, Indonesia
700 km N da DARWIN, Northern Territory, Australia
2610 km E da JAKARTA, Java, Indonesia
Profondità 138.5 km "troppo profondo per generare onde di Tsunami" secondo il Pacific Tsunami Warning Center.


Indonesia, earthquake 7 Richter, 24.10.09
Time 14.40 UTC
Location 6.161°S, 130.346°E

Depth 138.5 km (86.1 miles)

A DESTRUCTIVE TSUNAMI WAS NOT GENERATED BASED ON EARTHQUAKE AND HISTORICAL TSUNAMI DATA. THIS EARTHQUAKE IS LOCATED TOO DEEP INSIDE THE EARTH TO GENERATE A TSUNAMI IN THE INDIAN OCEAN.

Source: USGS
http://earthquake.usgs.gov/eqcenter/recenteqsww/Quakes/us2009ndan.php

sabato 24 ottobre 2009

Chaiten ongoing activity

Based on web camera views and analyses of satellite imagery, the Buenos Aires VAAC reported that on 14 October an ash plume from Chaitén's lava-dome complex rose to an altitude of 2.1 km (7,000 ft) a.s.l. and drifted 150 km NNE. A diffuse plume was seen the next day drifting 15 km SW at the same altitude as the previous day. During 15-16 October, a thermal anomaly was seen. On 18 October, a possible plume drifted 50 km SE at an altitude of 2.1 km (7,000 ft) a.s.l. Diffuse ash plumes possibly mixed with steam and gas rose to an altitude of 1.8 km (6,000 ft) a.s.l. on 20 October and drifted NE and SE.

Geologic Summary
Chaitén is a small, glacier-free caldera with a Holocene lava dome located 10 km NE of the town of Chaitén on the Gulf of Corcovado. A pyroclastic-surge and pumice deposit considered to originate from the eruption that formed the elliptical 2.5 x 4 km wide summit caldera was dated at about 9400 years ago. A rhyolitic, 962-m-high obsidian lava dome occupies much of the caldera floor. Obsidian cobbles from this dome found in the Blanco River are the source of prehistorical artifacts from archaeological sites along the Pacific coast as far as 400 km away from the volcano to the north and south. The caldera is breached on the SW side by a river that drains to the bay of Chaitén, and the high point on its southern rim reaches 1122 m.
Video http://www.youtube.com/watch?v=Q9lbAS_bPSU
Map
Source: Buenos Aires Volcanic Ash Advisory Center (VAAC)
Chaitén Information from the Global Volcanism Program

Si è osservato una colonna di cenere vulcanica alta 2,1 km il 14 ottobre scorso sopra il Chaiten in Cile (dati VAAC di Buenos Aires) per poi essere spinta in diverse direzioni fine al 20 ottobre quando si elevava ancora all'altezza di 1,8 km in direzione NE e SE.

Il Chaiten consiste in un edificio vulcanico che culmina a 1122m slm con la sua caldera formatasi 9400 anni fa all'interno della quale vi è un domo lavico riolitico di cui l'ossidiana era sfruttata dall'uomo per le sue qualità sin dalla preistoria.

Quando il Chaiten ha di nuovo eruttato nel 2008, il 2 maggio, è tornato ad essere un vulcano attivo dopo circa 9000 anni di riposo, provocando ingenti danni materiali nell'omonima cittadina vicina in mettendo a rischio la popolazione che ha dovuto evacuare la cittadina diverse volte.

giovedì 22 ottobre 2009

Etna Itinerari escursioni

Itinerari escursionistici sull'Etna
Una buona preparazione atletica, abbigliamento e calzature adeguate, dei compagni esperti o, meglio ancora il servizio di guide alpine, sono le precauzioni indispensabili per raggiungere le tre bocche della zona sommitale dell'Etna, e godere del magnifico spettacolo che domina la vallata sottostante.
(Foto di Franck Greco scattate sul sentiero del Monte Zoccolaro)
3 sono i punti più alti:
- il Piazzale del Rifugio Sapienza o Nicolosi Nord, si trova sul versante sud a quota 1910.

- il Piano Provenzana, sul versante nord-est a quota 1816.

- il Rifugio Citelli, sempre sul versante nord-est a quota 1746.

I punti più alti sono raggiungibili con automezzi o con i servizi pubblici, rispettivamente da Catania (il Rifugio Sapienza), toccando come ultimi paesi Nicolosi o Pedara oppure dalle uscite autostradali di Giarre o Acireale, passando per Zafferana Etnea; dal casello autostradale di Fiumefreddo (per il Piano Provenzano), toccando Linguaglossa; ed infine dal casello di Giarre (per il Rifugio Citelli), superando S. Alfio e Fornazzo.

L'Etna offre una vastissima scelta di escursioni per conoscere i vari aspetti della montagna, dei boschi e di quelle zone prive di vegetazione tipiche del deserto lavico.

Il Parco dell'Etna, protegge una superficie di 58.000 ettari, suddivisi in quattro zone, le prime due (A e B) sono rispettivamente Riserva integrale e Riserva generale, la zona C accoglie insediamenti turistici e ricettivi, la zona D, il Preparco comprende 21 comuni, tra cui Zafferana Etnea e Nicolosi.

Neve e mare nel medesimo giorno, sono la singolare offerta turistica dell'Etna, alternativa alla vacanza escursionistica. Durante i mesi di aprile e maggio, si prende la funicolare in partenza di prima mattina, e si arriva al Piano del Lago (2.700 m). Si scia fino all'ora di pranzo. Quindi si scende a valle per raggiungere il mare a Capomulini, ad Acitrezza o in altre zone limitrofe, e prendere il sole facendo il bagno.

Per informazioni: APT Catania, tel. 095/7306233-7306222

domenica 11 ottobre 2009

sabato 27 giugno 2009

Scavi ai piedi del vulcano Stromboli

Si abita "da sempre" sull'isola di Stromboli
Si è ripreso a scavare sull'isola di Stromboli dopo quasi 30 anni. Luigi Bernabò Brea e Madeleine Cavalier hanno scoperto tracce di insediamento preistorico vicino alla chiesa di San Vincenzo risalenti all'età del Bronzo, prima metà del II millennio a.C negli anni ottanta. Una squadra di esperti giunti al villaggio stano scavando sistematicamente ridando vita a questa storia seppellita da millenni e dimostrano che l'insediamento sarebbe stato anche il sito di una necropoli di età greca.
Lavorano 30 studenti delle università degli Studi di Modena e di Reggio Emilia assieme agli esperti venuti da tutta Italia e anche dall'estero nell'areale di circa 150 mq.

Foto: insediamento di Capo Graziano Filicudi (facies culturale del villaggio di Stromboli) 

L'ile de Stromboli est habitée depuis l'age de Bronze, deuxième millénaire avant Jesus. Les premières fouilles furent entreprises par Luigi Bernabò Brea et Madeleine Cavalier dans les années 80 et sont actuellement menées à bien par une équipe internationale de spécialistes et d'étudiants. Parmi les collaborateurs, l'Université de la Sorbonne, Paris.

The Island of Stromboli, Aeolian, was inhabited during the first half of the IInd millenium B.C. A sistematic research is on progress not far from the San Vincenzo Church at the very feet of the activ volcano Stromboli. The first findings are to be referred to the hard working of Luigi Bernabò Brea and Madeleine Cavalier in the early 80's.

giovedì 18 giugno 2009

Cratere della Fossa Isola di Vulcano

Fumarole e zolfo
Storia dell'attività estrattiva














L'intensa attività fumarolica sul piano delle fumarole sul margine settentrionale del cratere e al di fuori del cono vulcanico (Tuff Cone) a Nord di esso nella zona dei Faraglioni di Levante, depositatava una grande quantità di prodotti utili all'uomo:
- zolfo
- solfati alcalini
- acido borico e borati vari
- sale ammoniaco
- allume
Questi prodotti furono sfruttati sin dall'antichità e costituirono una delle maggiori risorse economiche delle isole.
Nel 1813, il Re delle due Sicilie, Ferdinando I, diede questa attività in concessione al Generale Nunziante.
Nel 1870, passò in proprietà alla Ditta Stevenson di Glasgow fino al 1888.
Metodi estrattivi tradizionali
Si facevano passare i vapori attraverso materiale soffice che era stato ammucchiato sulle fumarole minori e si raccoglievano i prodotti che essi depositavano, oppure si collocava sulla bocca delle fumarole una cassetta aperta in un lato, dalla quale il vapore, attraverso un tubo di ferro, era immerso in un fusto di legno.
D'altronde, si raccoglieva lo zolfo (e anche altro minerale) raschiando il suolo fumarolico che ne era impregnato. Esistevano infatti estese croste di zolfo fuso che si ricavava con grande facilità.
Maggiori quantità di allume venivano ricavate dai Faraglioni di Levante dove il terreno originariamente trachitico, era fortemente decomposto dall'azione delle fumarole.
Qui erano state scavate ampie grotte. In una di esse, era stato raggiunto una falda di acqua calda di cui la temperatura saliva in certi periodi fino ad 82-84 gradi centigradi e che era satura di allume. queste acque impregnavano le pareti della grotta, nelle quali si formavano stalattiti di allume e miscele di sali vari.
A ridosso dei Fraglioni erano le tettoie delle fabbriche, nelle quali lavoravano intorno al 1848 circa 400 coatti nelle grotte dei Faraglioni in spaventose condizioni di miseria e insalubrità.
Lo zolfo veniva sovente ricavato per fusione. Sul piano delle fumarole, Lazzaro Spallanzani, grande naturalista italiano che soggiornò alle Isole per ben 35 giorni, nel 1788 vide ancora le rovine dei forni nei quali un tempo lo si fondeva.
L'allume e gli altri prodotti (acido borico, sale ammoniaco ecc...) si ricavavano invece per lessivazione, sottoponendo a lavaggio i minerali che ne erano imbevuti e ad opportuni trattamenti le acque così ottenute.
Dalle acque madri, cariche di acido solforico, aggiungendo del rame si otteneva solfato di rame. Secondo il Mercalli, negli anni aurei della lavorazione attiva da parte della Ditta Stevenson si produssero annualmente in media non meno di 8 tonnellate di acido borico, 20 tonnellate di sali ammoniaci e mensilmente 20 tonnellate di zolfo.


On the island of Vulcano, Aeolian, Sicily, there is a volcanic activity registered by the Crater of the Fossa which is smoking, presenting to the visitors its fumarolic activity.
Since the very antiques, sulfer and derivating products were estracted for the industry, namely by Stevenson in the XIXth.

Sur l'ile de vulcano, iles éoliennes, Sicile, se trouve un cratère typiquement volcanien qui fume, proposant au visiteur son activité fumarolique.
Depuis l'antiquité, le souffre et d'autres minéraux furent extraits pour l'industrie, particulièrement importante son exploitation au XIXe siècle sous la houlette de Stevenson.

mercoledì 17 giugno 2009

Scosse sull'Etna 16.06.09 alle 16,23


Ieri, il 16.06.09 alle 16.23, si è registrata dall'INGV una scossa di magnitudo 2.6 in diversi comuni etnei ad una profondità di 18,7 km. Pertanto, non ci conoscono danni a persone o cose nei comuni interessati.

Hier, Secteur Etna , secousse magnitude 2.6 à une profondeur de 18,7 km.

Yesterday, Etna area, earthquake 2.6 at a 18,7 km depth.

sabato 6 giugno 2009

Stromboli intensa attività di maggio 2009

Durante tutto il mese di maggio, l'attività sostenuta dello Stromboli a consentito ai visitatori del vulcano di ammirare dei bellissimi penachi di ceneri nere, delle fontane di pietre incandescenti di notevole importanza e di sentire brontolare il gigante delle Eolie "Iddu"!

Questo link vi regalerà la visione di foto di qualità scattate sul vulcano:

YELLOWSTONE VOLCANO OBSERVATORY MONTHLY UPDATE June, 1, 2009



YELLOWSTONE VOLCANO
44.43°N 110.67°W
Summit Elevation 9203 ft (2805 m)
Volcano Alert Level: NORMAL
Aviation Color Code: GREEN
May 2009 Yellowstone Seismicity Summary
During the month of May 2009, 133 earthquakes were located in the Yellowstone region.
The largest event was a magnitude 3.0 on May 25 at 4:41 AM MDT, located about 5 miles southeast of Madison Junction, YNP. This event was part of a small earthquake swarm that, included 68 events on May 25 begining about 3 AM and stopping before 2PM local time. The magnitudes during the swarm ranged from 3.0 to 0.2.
Earthquake activity in the Yellowstone region is at relatively normal background levels.
Ground Deformation Summary
Through May 2009, continuous GPS data show that uplift of the Yellowstone Caldera has slowed but may be continuing. The WLWY station, located in the northeastern part of the caldera, has undergone a total of ~23 cm of uplift since mid-2004. Its record can be found at:
http://pboweb.unavco.org/shared/scripts/stations/?checkkey=WLWY&sec=timeseries_plots&timeseries=raw
The currently observed reduction in uplift rate may be related to seasonal changes related to snowmelt and groundwater recharge. In several of the past 5 years, such changes have caused decreased uplift or slight subsidence, but were followed later in the year by continued uplift. The general uplift of the Yellowstone caldera is of scientific importance and will continue to be monitored closely by YVO staff.
An article on the current uplift episode at Yellowstone and discussion of long-term ground deformation at Yellowstone and elsewhere can be found at: http://volcanoes.usgs.gov/yvo/publications/2007/upsanddowns.php
The Yellowstone Volcano Observatory (YVO) is a partnership of the U.S. Geological Survey (USGS), Yellowstone National Park, and University of Utah to strengthen the long-term monitoring of volcanic and earthquake unrest in the Yellowstone National Park region. Yellowstone is the site of the largest and most diverse collection of natural thermal features in the world and the first National Park. YVO is one of the five USGS Volcano Observatories that monitor volcanoes within the United States for science and public safety.


Rapport mensuel de l'Observatoire du Parc National Yellowstone (USA) sur l'activité du volcan Yellowstone.
133 évènements sismique enregistrés dans la région du Yellowstone en mai 2009 d'une magnitude maxi de 3,0 et mini de 0,2.
La Déformation du sol en revanche est à ses plus bas niveau mais il n'est pas impossible qu'elle se renforce prochainement.
Le parc de Yellowstone est le plus grand domaine du monde interessé par les phénomènes termaux liés au volcanisme.


Rapporto mensile dell'Osservatorio del Parco Yellowstone (USA) sull'attività del vulcano Yellowstone.
133 eventi sismici registrati nella regione del Yellowstone in maggio 2009 di un magnitudo compreso tra 0,2 e 3,0.
La deformazione del suolo è stata minima anche se potrebbe verificarsi unnto in un prossimo futuro.
Il Parco del Yellowstone è il più grande areale del mondo interessato da fenomeni termali legati al vulcanesimo.
Related Posts with Thumbnails

Libri

  • Campi Flegrei - Lisetta Giacomelli e Roberto Scandone - Liguori Editore 1992
  • Conoscere l'Etna Guida ai percorsi del parco regionale - Giuseppe Riggio e Giuseppe Vitali - Sellerio Editore 1987
  • Etna Storia di un vulcano - Pietro Nicolosi - Tringale Editore 1983
  • Guida naturalistica alle Isole Eolie - Pietro Lo Cascio e Enrico Navarra - L'Epos 2003
  • Intorno al Vesuvio - Lisetta Giacomelli - Liguori Editore 2008
  • Le città attorno al vulcano Guida ai comuni del parco dell'Etna - Ezio Costanzo e Tiziana Guerrera - Broker Services Edizioni 1996
  • Nel regno di Eolo Viaggio alle Isole Eolie in 100 ore - Adolf Freiherr von Pereira - Edizione del Centro Studi 2002
  • Parco dell'Etna - Francesco Alaimo - Fabio Orlando Editore 2002
  • Piante e fiori dell'Etna - Emilia Poli Marchese - Sellerio Editore 2003
  • Vulcani d'Italia - Lisetta Giacomelli e Roberto Scandone - Liguori Editore 2007
  • Vulcani e Eruzioni - Edizioni Pitagora 2002

Readers

Grazie della visita, A presto!

Thank you for visiting, See you soon!

Tell me something about your beloved volcanoes and send me your own material to post.
franckgreco@yahoo.it
Franck