Il Gran Cratere della Fossa di Vulcano si presenta alla vista dei visitatori con un'attività essenzialmente fumarolica, non si avverte invece una volta giunti sull'isola più meridionale delle Eolie, della sua attività micro-sismica che è stata più significativa del solito a partire della fine dell'anno 2009. Sul sito dell'INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia, si può leggere questo rapporto:
"A partire dagli ultimi giorni del mese di settembre 2009 è stato registrato un aumento nel numero delle micro-scosse caratteristiche dell’area del Gran Cratere di Vulcano, legate alla dinamica dei fluidi che interessano i condotti di alimentazione del campo fumarolico del cono di Vulcano.Tenere sotto controllo l'areale del Porto che include la Caldera del Porto dove nacque il Gran Cratere della Fossa 5000 anni fa circa e dove sono siti i fanghi termali e le fumarole in riva, nella località di Porto di Levante, costituisce un monitoraggio importantissimo da parte dell'INGV considerando che il vulcano dormiente è caratterizzabile dalla sua attività di tipo vulcaniano, sarebbe a dire una attività fortemente esplosiva che rappresenta per fortuna un rischio minore per gli abitanti e turisti in quanto è preceduta da terremoti di intensità crescente per un periodo di più di una settimana, mentre risalirebbe in superficie terrestre il magma dalla camera magmatica situata a diversi km sotto il livello del mare.
Dopo il picco massimo di accadimento osservato nella giornata del 25 ottobre, il fenomeno ha mostrato un graduale rientro e attualmente (Marzo 2010) non si osservano anomalie. Le misure di deformazione del suolo non rilevano alcuna variazione. Fasi di incremento temporaneo dell’attività microsismica a Vulcano, come quella recentemente verificatasi e attualmente in fase di decremento, sono state registrate anche nel recente passato senza comportare sostanziali modifiche nell’attività vulcanica."
osservazione geochimica - monitoraggio temperatura delle fumarole
cratere della Fossa di Vulcano dalla penisola di Vulcanello
fumarole e vista di crateri minori dell'edificio vulcanico di Vulcano
turisti che effettuano il periplo attorno al cartere principale, zona interessata da un'intensa attività fumarolica
micro-cristallizzazione di zolfo alla fuoriuscita di una fumarola
tipica vegetazione che popola i crateri spenti dell'edificio di Vulcanello, genista tyrrhena e spartium junceum in primavera. La ginestra rappresenta una delle piante più significative dei rilievi vulcanici
tipica spiaggia nera dell'isola di Stromboli
veduta del versante sud-orientale del Gran Cratere della Fossa di Vulcano e delle isole di Panarea e Stromboli